Nelle scorse ore, Intel ha confermato ufficialmente la presenza di un grave bug presente nei suoi processori prodotti negli ultimi 10 anni.
Tutti i dettagli specifici non saranno comunicati fino a quando non ci sarà una soluzione per coprire tale vulnerabilità ma, come scritto, la prima informazione è che riguarda i processori prodotti negli ultimi 10 anni.
Entro fine mese dovrebbe essere rilasciata una patch dedicata per Windows, MacOS e Linux ma potrebbe non essere indolore. Gli sviluppatori infatti dovranno riprogettare il kernel del sistema operativo e questo potrebbe avere un impatto prestazionale che va da 5% al 30%, il che non sarebbe poco.
Intel ritiene che qualsiasi impatto sulle prestazioni è legato al carico di lavoro e, per i normali utenti, non dovrebbe essere importante e sarà mitigato nel tempo.
Non resta che attendere l'aggiornamento sui tre sistemi operativi e sperare che l'affermazione di Intel sia vera e che effettivamente non vi sia un impatto sulle prestazioni così rilevante.